Legenda

Questo itinerario si sviluppa ad anello per circa 50 km seguendo un “fil rouge” che unisce dieci borghi del Monferrato Casalese, tutti inclusi nella Provincia di Alessandria e accomunati dalla presenza degli Infernot, elemento profondamente caratterizzante dell’intero tracciato. Nonostante ciascuno dei borghi da esso interessato vanti peculiarità diverse dagli altri, la sensazione dell’escursionista è quella di immergersi in un territorio ben riconoscibile, unico e internamente omogeneo, soprattutto dal punto di vista urbano e storico. 

Il percorso proposto vede il suo punto di inizio e conclusione nel paese di Vignale Monferrato e permette di scoprire non solo zone vitate, ma anche aree boschive ancora incontaminate e centri storici tra i più affascinanti del Piemonte.

Scopri l'itinerario escursionistico

L’itinerario Monferrato degli Infernot è composto da 3 tappe, incluse le varianti, i cui dati sono visibili sul portale Piemonte Outdoor.

Monferrato degli Infernot: Tappa 1
Monferrato degli Infernot: Tappa 2
Monferrato degli Infernot: Tappa 3

Numero di tappe
(con varianti)
3
Lunghezza
totale
46,51 km

Microaree interessate

  • N. 23 – Monferrato degli infernot
  • N. 24 – Monferrato degli infernot

Comuni interessati dall’itinerario

Comune di Vignale Monferrato (AL)

Comune di Vignale Monferrato (AL)

Piazza del Popolo, 715049 - Vignale Monferrato (AT)Telefono: 0142-933001 - 0142-933651Email: info@comune.vignalemonferrato.al.itVignale Monferrato è un comune italiano di 958 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte, situato sulle colline del Monferrato...

Comune di Treville (AL)

Comune di Treville (AL)

Via Roma, 1715030 Treville (AL)Telefono: +39 0142 497006Email: info@comune.treville.al.itTreville è un comune italiano di 280 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. Il nome di Treville compare per la prima volta in un documento del 1202, in un decreto,...

Comune di Sala Monferrato (AL)

Comune di Sala Monferrato (AL)

Via Roma 115030 - Sala Monferrato (AL)Telefono: 0142 486721Email: info@comune.salamonferrato.al.itSala Monferrato è un comune italiano di 330 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. Abbarbicato su un’alta collina, Il borgo si trova nel cuore del...

Comune di Rosignano Monferrato (AL)

Comune di Rosignano Monferrato (AL)

Via Roma, 1915030 Rosignano Monferrato (AL)Telefono: (+39) 0142 489009Email: info@comune.rosignanomonferrato.al.itRosignano Monferrato è un comune italiano di 1 524 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. Nella frazione Colma è presente Villa Maria,...

Comune di Ottiglio (AL)

Comune di Ottiglio (AL)

Via Roma, 1915038 Ottiglio (AL)Telefono: 0142 921129Email: info@comune.ottiglio.al.it Ottiglio è un comune italiano di 614 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte. Nei due grappoli d'uva presenti nello stemma comunale, vengono ricordati la Barbera e il...

Comune di Olivola (AL)

Comune di Olivola (AL)

Via Vittorio Veneto, 315030 Olivola (AL)Telefono: 0142 928141Email: segreteria@comune.olivola.al.it Olivola è un comune italiano di 113 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte. Si trova su una collina, a 280 metri quota, del Basso Monferrato, a 19...

Comune di Frassinello Monferrato (AL)

Comune di Frassinello Monferrato (AL)

Piazza Assunta, 115035 Frassinello Monferrato (AL)Telefono: +39 0142928121Email: info@comune.frassinellomonferrato.al.it Frassinello Monferrato è un comune italiano di 492 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. Il Castello di Frassinello è sulla sommità...

Comune di Cella Monte (AL)

Comune di Cella Monte (AL)

Via Dante Barbano 3015034 Cella Monte (AL)Telefono: 0142/488161Email: info@comune.cellamonte.al.itCella Monte è un comune italiano di 481 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte. Il paese si trova tra Casale Monferrato e Alessandria, in posizione defilata...

Comune di Camagna Monferrato (AL)

Comune di Camagna Monferrato (AL)

Via Giacomo Matteotti, 2015030 Camagna Monferrato (AL)Telefono: (39) 0142 925121Email: info@comune.camagnamonferrato.al.it  Camagna Monferrato (Camagna in piemontese) è un comune italiano di origine longobarda di 519 abitanti della provincia di Alessandria, in...

Approfondimenti sul territorio

CENNI STORICI

Focus sugli Infernot, capolavori nascosti di ingegneria contadina

La zona attraversata dall’itinerario è interamente inserita nel Sito Unesco dei Paesaggi Vitivinicoli di Langhe, Monferrato e Roero divenuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 2014, nello specifico nella componente n.6 del sito, denominata appunto il “Monferrato degli Infernot”. L’area Unesco racchiude complessivamente 14 borghi, dove, come in grande alveare sotterraneo, si celano decine e decine di queste cantine, dalle caratteristiche e dalle origini uniche. Un vero e proprio Museo diffuso che, nella semplicità della pietra, racconta più di ogni altro la storia delle comunità locali, fatta di lavoro e privazioni, ma anche di valori condivisi e di semplici gioie quotidiane.

Gli Infernot si sviluppano tra il Seicento e l’Ottocento in quella che è la zona della Pietra da Cantoni; un’arenaria dal colore giallo-grigio, più o meno intenso, formatasi dalle sabbie del fondale del Golfo Padano, scomparso circa un milione e mezzo di anni fa. Fino a quel momento infatti tutta la zona del Basso Monferrato era infatti sommersa dal mare, ricco di pesci, molluschi e cetacei. Non a caso l’area si rivela molto interessante anche dal punto di vista paleontologico, grazie ai resti di questi organismi che si sono conservati tra gli strati rocciosi.

Una pietra quindi più facile da lavorare del marmo o del granito, ma allo stesso tempo piuttosto resistente; utilizzata a blocchi per costruire chiese, castelli e abitazioni, su trasforma sottoterra in qualcosa di molto suggestivo.

La parola Infernot deriva dal francese ed è noto che indicasse la prigione più profonda dei castelli medievali; in effetti questi locali sotterranei raggiungono profondità importanti, cha vanno da una media di 7/8 metri fino ai 12/15 metri sottoterra.

Scavati a mano sotto le cascine e le case private, nell’arenaria, a piccoli colpi di piccone, mostrano ciascuno forme e dimensioni diverse: rotondi, quadrati, a tunnel, a locale unico o a più stanzette, si rivelano dei veri capolavori di ingegneria contadino, anche nell’arredo e nella funzionalità. Il percorso di accesso mai diretto, ma obliquo o curvo, per evitare sbalzi estremi di temperatura o correnti d’aria; al centro, tavolini, muniti di lume e carte da gioco, panche e sedie; alle pareti, scaffali orizzontali o a piramide, o tante cavità dalla forma di bottiglia, per ospitare il vino più pregiato.

Il tutto ricavato rigorosamente dal pieno al vuoto, cioè scavando e asportando il materiale, senza mai aggiungere nulla ex novo; e lavorando in inverno, quando i campi erano a riposo e ci si poteva dedicare ad altre attività.

I locali erano utilizzati soprattutto per conservare prodotti riferiti ad annate speciali: un matrimonio, la nascita di un figlio, il 21esimo compleanno, quando in passato si diventava maggiorenni. Grazie a temperatura e umidità quasi sempre costanti durante tutto l’anno, il vino poteva godere di lunga vita, anche quando ancora non esistevano i solfiti e a gestire la vinificazione ci pensavano la saggezza dei vecchi e la natura. 

Ma negli Infernot non c’era spazio solo per le bottiglie; ci si ritrovava per giocare a carte, spesso d’azzardo, e per bere un bicchiere in compagnia; ci si raccontavano storie su avventori e settimine; ci si nascondeva dai Tedeschi e dai Fascisti durante l’ultima guerra, quando molti giovani di queste colline si sono trasformati da contadini a Partigiani.

Voci da un passato che traspirano da queste mura sotterranee, vivide come i segni lasciati dai picconi.

SITI DI INTERESSE STORICO-ARTISTICO

Non solo Infernot... borghi e castelli del Monferrato Unesco

Il Monferrato Casalese conserva, oltre agli Infernot, interessanti attrattive urbanistiche e architettoniche.

A cominciare da Vignale Monferrato, dove è sufficiente raggiungere la nuova sede comunale per imbattersi nel maestoso Palazzo Callori, circondato dal Parco; l’edificio, nato nel Settecento, conta ben 150 camere, alcune delle quali con pavimenti in legno e tappezzerie originali, abbellite da stucchi e soffitti affrescati.

Anche ad Ottiglio resta un’imponente residenza signorile, nata dal rifacimento settecentesco dell’antica fortezza difensiva. Qui merita inoltre una visita la parrocchiale di San Germano, capolavoro tardobarocco dell’architetto Francesco Ottavio Magnocavalli.

Passando da Olivola, ecco la chiesetta campestre di San Pietro, risalente al XII secolo; arrivando nel concentrico di Sala Monferrato, si scopre anche qui una grande residenza signorile d stile neogotico-eclettico, nata sui resti del castello medievale, poi scomparso.

A dominare il borgo di Treville, ben visibile anche da valle e dalle colline circostanti, è senza dubbio la parrocchiale di S. Ambrogio, divenuta il simbolo del paese; punto panoramico di grande fascino, fu costruita sul sito della fortezza difensiva nel tardo Settecento.

Ma è con Cella Monte che si raggiunge un luogo chiave della zona degli Infernot. Il paese è sede dell’Ecomuseo della Pietra da Cantoni, allestito all’interno di Palazzo Volta, complesso di foggia cinquecentesca, abbellito dal loggiato ancora originale. Il Museo cela un pregevole infernot mentre, attraversando il borgo, si raggiunge la chiesetta romanica di San Quirico, da cui si gode di un paesaggio suggestivo.

Da non perdere, poi, una tappa al Castello Mellana di Rosignano Monferrato, eretto sul sito della porta di accesso al borgo fortificato; fu ricostruito in stile neogotico all’inizio del Novecento, sul modello del Castello del Borgo Medievale al Valentino di Torino.

A Frassinello, di castelli ne sono sopravvissuti addirittura due, quello nel concentrico e quello di Legnano; insieme alla grandiosa cupola della parrocchiale di Sant’Eusebio di Camagna, i tre edifici disegnano lo skyline della zona, in un incontro perfetto tra architettura e natura.

PAESAGGIO AMBIENTE E PRODOTTI DELLA TERRA

Non di solo pietra vive l’uomo... piatti e paesaggi nel Monferrato Unesco

I piatti del Monferrato Casalese rispecchiano appieno la tradizione più autentica del Piemonte; sapori decisi e genuini, che spaziano dagli antipasti più semplici alle ricette più corpose. In particolare, a Camagna Monferrato, Ottiglio, Sala Monferrato e Vignale Monferrato, troviamo la Bagna Cauda, il celebre intingolo a base di aglio, olio extravergine di oliva e acciughe, da abbinare agli ortaggi locali crudi, come verza, peperoni e cardo gobbo; i Capunet, involtini di verza ripieni di carne; il Gran Fritto Misto; il Gran Bollito Misto, abbinato ai Bagnet, sia Rosso che Verde; i salumi artigianali, tra cui il Salame Cotto, insaccato simbolo di questo territorio.

Ed è proprio il Bagnetto Verde, meglio conosciuto come “al bagnet d’arsgnan”, a rappresentare la cucina di Rosignano Monferrato, a base di prezzemolo tritato a mano, aglio, conserva di pomodoro, olio e aceto di vino.

Terre ricche di Tartufi, sia Neri che Bianchi, di cui Cella Monte è importante ambasciatore, e di  carni pregiate, tra cui trionfa la Fassona; insieme al Fritto Misto e agli Agnolotti alla Monferrina, i famosi “gobbi” ai tre arrosti ripieni di vitello, coniglio e maiale, è lei la protagonista della cucina di Frassinello, Olivola e Treville.

Insomma, un trionfo di sapori e saperi in grado accontentare anche i palati più esigenti.

Eventi principali dei Comuni

Si consiglia di visitare il sito internet del Comune di interesse per maggiori informazioni e per la programmazione esatta degli eventi.

In viaggio con le immagini

Video