La nostra storia

Il nostro GAL (Gruppi di Azione locale) dal1996 ad oggi

La nostra storia, in poche parole e un’immagine

Il GAL Basso Monferrato Astigiano nasce nel 1996, come società cooperativa, per attuare i Programmi LEADER.

Dalla sua nascita ha avviato e concluso tre programmazioni (+ la quarta, in corso)

  • LEADER II
  • LEADER +
  • LEADER 2007 -20213
  • LEADER 2014-2020 (E FASE DI TRANSIZIONE FINO AL 2023)

Nel corso della sua ininterrotta attività ha consentito al nostro territorio di accedere a circa 28.000.000 di Euro di risorse pubbliche, corrispondenti a circa 40.000.000 di Euro di investimenti complessivi.

Le risorse in dotazione (proporzionate di volta in volta al numero di abitanti) sono sempre state interamente utilizzate; in due programmazioni sono state ottenute  e utilizzate importanti risorse aggiuntive (da economie del PSR) rispetto a quelle assegnate. Tutte le domande pervenute e ammissibili sono sempre  state finanziate, tramite lo scorrimento di graduatorie ancora  “aperte” a fine programma, quindi  non finanziabili con le risorse  originariamente disponibili.

 

Dal Nucleo Originario che ha partecipato a LEADER II, e che  comprendeva solo 27 Comuni, il GAL BMA si è  ampliato fino  a comprendere 96 Comuni nella programmazione attuale. Ecco come:

I nostri “vicini”… Altre esperienze, importanti per la nostra storia

Il GAL “Colline della Qualità”

Con LEADER II (prima programmazione) nella provincia di Asti erano attivi due GAL, il nostro GAL Basso Monferrato Astigiano   e il GAL Colline della Qualità” (nel Sud Astigiano): nella terza Programmazione  (LEADER 2007/2013) questo GAL non è entrato in graduatoria, ha cessato la sua attività e si è sciolto, creando un vuoto a sud del Tanaro per quanto riguarda la programmazione LEADER e le sue risorse.

Il GAL del Monferrato Casalese

Sempre con LEADER II, nell’area del casalese era nato un altro GAL (Monferrato Casalese) che, prima ancora di avviare l’attuazione del programma,  si è sciolto, per motivi interni.

Il 2016: anno di svolta per il sud astigiano e il casalese

Con la programmazione 2014-2020, iniziata nel 2016 a livello operativo, la Regione ha dato la possibilità di aumentare gli abitanti in area GAL fino a 100.000: alcuni Comuni del Sud astigiano, guidati da Costigliole, hanno chiesto di entrare nel nostro GAL, per riprendere il rapporto con l’erogazione dei fondi europei in ambito LEADER.

Questa ipotesi è stata ritenuta, anche a livello regionale, poco in sintonia con l’omogeneità territoriale richiesta dal Bando regionale  per l’attuazione del programma LEADER, data la storica diversità del territorio del nord astigiano rispetto a quello a sud del Tanaro.

Il nostro GAL (con la sua dirigenza) ha pertanto avviato una intensa attività di concertazione a tutti i livelli (Regione, ASSOPIEMONTE LEADER che riunisce i GAL piemontesi)  che ha portato a tre risultati:

1

La ri-nascita (con il supporto decisivo del nostro GAL) del  GAL a sud del Tanaro con il nome di  GAL TERRE ASTIGIANE, che ha consentito di recuperare la possibilità di accedere ai finanziamenti europei, dopo il vuoto della programmazione 2007-2013, anche per il Sud Astigiano

2

Contestualmente la Langa astigiana (Val Bormida) è stata indirizzata ad aderire al GAL BORBA, già attivo nell’Appennino alessandrino, cha volentieri ha accettato l’ampliamento in area astigiana.

3

L’interesse manifestato dai Comuni appartenenti all’ex GAL casalese, supportato da una maggiore omogeneità territoriale, decisamente più consona agli obiettivi LEADER, ha consentito un ampliamento del nostro GAL in quell’area, fino a quasi i 100.000 abitanti consentiti: tale ampliamento è stato premiato da una maggiore dotazione di risorse (che vengono calcolate in diretta relazione agli abitanti) e da una recupero della fiducia di quel territorio nell’accesso ai fondi europei e nella loro gestione.

I risultati della strategia di concertazione attivata dalla nostra dirigenza

Con questo processo, tutti i Comuni  “eligibili” della provincia di Asti sono rientrati nella programmazione LEADER, mentre i Comuni casalesi sono stati dotati di una nuova opportunità rispetto alla prima, che era venuta meno per lo scioglimento del GAL Monferrato Casalese

Il successo di questa strategia, che comunque ha dovuto affrontare, anche politicamente, le perplessità degli altri GAL piemontesi in merito alla ovvia riduzione di risorse disponibili per ciascuno di loro, ha portato all’attuale situazione dei 14 GAL in attività, a fronte dei 13 previsti quando è stato aperto il Bando sulla programmazione LEADER 2014-2020.

La storia recente: la pandemia

La pandemia, con i grandi problemi emersi, accanto a quelli sanitari e umani di gran lunga più importanti, anche   a livello di capacità e di possibilità di spesa da parte degli operatori, ha suggerito alla Commissione Europea di prolungare la Programmazione 2014/20020 di altri due anni, utilizzando in anticipo risorse destinate alla programmazione successiva.

Per questa “estensione” chiamata anche “transizione”, erano state destinate ai GAL piemontesi circa 23 milioni di euro.

Il convegno di Assopiemonte LEADER del dicembre 2021, organizzato ad Asti dal GAL BMA, ha contribuito fortemente ad ottenere l’aumento delle risorse per la Transizione per i GAL piemontesi fino a 31 milioni di Euro effettivi (ripartiti in proporzione tra i 14 GAL).